Tante volte in questi giorni di quarantena mi sono chiesto cosa potessi fare io, come aspirante architetto con la mia creatività e immaginazione, per aiutare e sostenere la mia comunità in questo particolare momento di storia, così è nata, insieme ad un gruppo di amici, RestArt.
In tanti ci chiedono cosa siamo, ma la realtà è che ora non lo sappiamo nemmeno noi: non siamo né un’associazione né una fondazione: non c’erano i tempi. Siamo un gruppo di amici che vuole aiutare la propria comunità e forse è proprio questo quello che conta.
RestArt è quindi un’idea con un semplice e duplice obiettivo: da una parte vuole contribuire in sostegno alle famiglie più in difficoltà economica della nostra comunità, oggi cresciute in gran numero a causa dell’emergenza COVID19, e dall’altra parte vuole trasmettere, in questo momento in cui le notizie brutte e la propaganda sembrano sempre aver la meglio, un messaggio positivo, un messaggio di speranza come quello di una comunità forte e unita che affronta i momenti difficili e riparte, appunto reSTART.
Ma come raggiungere questo duplice obiettivo senza un euro e senza nessuno sponsor alle spalle?
Abbiamo investito quello che avevamo: energia ed entusiasmo per creare così la prima linea di abbigliamento dedicata alla nostra comunità, a Binasco e ai Binaschini. Delle magliette quindi “special edition” i cui proventi vengono interamente destinati al progetto “Adotta una famiglia” in atto sul nostro territorio.
Ci abbiamo messo tutte le nostre abilità artistiche, non a caso rest-ART. Ma non è finita qui, eravamo tutti convinti che non si poteva creare un progetto sociale realizzando delle magliette e affidandone la stampa e la produzione alla prima azienda sul mercato. Così senza farmi troppi problemi, alle 11 di sera senza perdere troppo tempo, nonostante l’ora tarda ho scritto a Valeria e Alessandro, che subito mi hanno risposto e con la loro APE Social Wear.
Hanno scelto di sostenere l’iniziativa. Se erano delle magliette che volevano portare messaggi positivi e generare del bene allora, sin dalla loro produzione, dovevano essere simbolo di questo bene immenso che si moltiplica secondo la regola “MUST” delle magliette APE. ossia che il bene genera bene.
La squadra che oggi quindi guida RestArt è composta da 10 giovani che hanno pensato e realizzato il tutto in 9 giorni. Senza uno solo, tutto ciò non si sarebbe potuto realizzare: abbiamo creato grafiche, sviluppato un sito web, contattato i negozi sul territorio, studiato gli aspetti legali e commerciali e ancora adesso continuiamo a lavorare per gestire gli ordini, i social, il sito e, magari, guardare avanti.
Siamo partiti da poco più di 24 ore, abbiamo superato le 800 visite online e ricevuto già decine e decine di ordini.
Non sappiamo quante magliette riusciremo a produrre o quante ancora ne creeremo, ma noi continuiamo a sognare perché sappiamo che la strada si apre solo camminando.
Martin Lusiani – RestArt
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